Il bonus ristrutturazione può riguardare un immobile che rientra nella categoria catastale F/3? A questa domanda ha risposto il Fisco. Prima però di vedere quanto è stato precisato, è utile ricordare che la categoria catastale F3 fa riferimento a quei fabbricati in corso di costruzione, quindi non ancora ultimati. Si tratta dunque di una categoria provvisoria. Per quanto riguarda invece il bonus ristrutturazione, si fa riferimento alla detrazione Irpef del 50% sulle spese per la ristrutturazione di abitazioni e parti comuni di edifici residenziali.

Fisco Oggi, la rivista telematica dell’Agenzia delle Entrate, è stato domandato: “La detrazione per ristrutturazione edilizia può essere richiesta qualora gli interventi siano realizzati su un immobile che risulta in catasto nella categoria F/3?”.

Nel fornire i suoi chiarimenti, il Fisco ha innanzitutto ricordato che “nella categoria catastale F/3 vengono inseriti, su richiesta di parte e senza attribuzione di alcuna rendita catastale, gli immobili in attesa della definitiva destinazione”.

E ha poi sottolineato che “per queste unità immobiliari la detrazione può essere richiesta solo in presenza di determinate condizioni. In particolare, l’agevolazione fiscale spetta solo se gli interventi riguardano un immobile in precedenza già accatastato (e, quindi, in possesso dei requisiti richiesti) e che successivamente è stato riclassificato nella categoria F/3 perché, per esempio, i lavori edilizi non sono stati completati”.

In conclusione, il Fisco ha chiarito che, secondo quanto precisato dall’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 17/2023, “per richiedere la detrazione per ristrutturazione edilizia è necessario, in ogni caso, che alla fine dei lavori questi immobili rientrino nelle categorie catastali ammesse al beneficio (immobili residenziali e relative pertinenze)”.

Categoria catastale F3

La categoria catastale F3 identifica una tipologia specifica di immobili: i fabbricati costruiti per essere venduti, ma che non sono ancora pronti per essere tali. Questa categoria riguarda quindi gli edifici che sono stati edificati dalle imprese di costruzione con l’intento di venderli, ma che, fino a quando questi immobili non vengono effettivamente venduti, rimangono classificati sotto la categoria F3.

Si tratta dunque di fabbricati in corso di costruzione, la cui categoria catastale F3 è provvisoria. La temporaneità di tale categorizzazione (che va dai sei ai dodici mesi) è legata al fatto che, entro alcuni mesi, si prevede di completare l’accatastamento definitivo, con l’assegnazione della categoria e della rendita definitiva all’immobile. Per prolungare il periodo previsto di sei/dodici mesi per un’unità immobiliare accatastata come F3 in corso di costruzione è necessario presentare una specifica dichiarazione al Comune, attestando il mancato completamento dell’edificio.

Bonus ristrutturazione 2024

Il bonus ristrutturazione 2024, attivo fino al prossimo 31 dicembre, consiste in una detrazione Irpef del 50% sulle spese per la ristrutturazione di abitazioni e parti comuni di edifici residenziali con un limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare.

I lavori sulle singole unità immobiliari per i quali spetta l’agevolazione fiscale sono interventi di:

  • manutenzione straordinaria;
  • restauro e risanamento conservativo;
  • ristrutturazione edilizia.

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